Eventi

Prosegue "Il Cinema della Verità a Faenza": protagonista Marco Zuin

Gli appuntamenti con la nuovissima rassegna dedicata al docufilm del Ridotto del Teatro Masini di Faenza, “Il Cinema della Verità”, proseguono, mercoledì 16 marzo alle ore 21, con un’antologia dei più belli e premiati lavori di Marco Zuin: La sedia di cartone, Daily Lydia e i cortometraggi Zuggerimenti poetici.

La sedia di cartone (regia, fotografia e montaggio Marco Zuin; durata 16’) racconta la storia di Jeoffrey, un bambino africano che non si può muovere autonomamente, e per migliorare le sue condizioni di vita ha bisogno di un’attrezzatura specialistica. Come può essere garantita questo tipo di attrezzatura in un paese rurale del Kenya, dove a mancare sono i servizi di base? Il documentario risponde a questa domanda con un’esperienza unica al mondo: per Jeoffrey, così come per molti altri bambini, un gruppo di fisioterapisti ha iniziato a costruire degli ausili con materiali poveri riciclati.

“L’idea è nata quando stavamo realizzando il documentario ME, WE only throuh community, nel 2013 – spiegano gli autori – vedendo come la tecnica impiegata per costruire gli ausili stesse prendendo importanza nella comunità. Così abbiamo cercato il protagonista della nostra storia e quando abbiamo incontrato Jeoffrey ci siamo subito affezionati a lui e abbiamo capito il valore dell’ausilio, uno strumento che consente alla madre di condividere con il bimbo azioni quotidiane come lavare i vestiti, cucinare, mungere il latte. Attraverso questo lavoro abbiamo voluto raccontare come una semplice sedia realizzata manualmente in cartone riciclato possa cambiare la prospettiva di una relazione, in particolare in una situazione di svantaggio motorio e psichico. La patologia gravemente disabilitante non consentirà al bimbo di raggiungere alcun grado di autonomia. Per questo motivo l’impiego di un ausilio diventa un importante contributo, per mantenere la postura più corretta ed evitare l’instaurarsi di altre patologie, ma anche per partecipare alla vita sociale”.

Daily Lydia ( regia e fotografia Marco Zuin; durata 11’)

Ogni giorno Lydia si sveglia, raccoglie la legna, accende il fuoco, cucina l’ugali e va a prendere l’acqua per Emmakulatha, Marko, Elyia e Joseph, i suoi figli. Seguendo il loro quotidiano, il documentario racconta un’esistenza che scorre, semplice ma uguale a molte altre e vuole restituire la dignità di gesti semplici e la dignità fragile della precarietà.

Zuggerimenti poetici

Brevissimi cortometraggi,­ sette, ad oggi – sviluppati insieme all’attore Vasco Mirandola, che hanno l’obiettivo di visualizzare la poesia. Filo conduttore di ogni video è lo strano personaggio che ne è protagonista, un po’ clochard un po’ poeta, con il suo vagare in un paesaggio naturale che nasconde sempre qualche costruzione umana, vecchie mura, tralicci o edifici disabitati.

L’ingresso è gratuito.


Si parla di