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Il Duo Gazzana in concerto al Ravenna Festival per Tarkovskij

Ci sono casi in cui il rapporto indissolubile che lega il cinema alla musica, che ne è irrinunciabile componente, emerge con lampante e disarmante evidenza: come nell’opera di Andrej Tarkovskij, ove al di là di ogni funzionalità il suono si fa struttura, lingua, senso, immagine esso stesso. Allora, per ricordare il grande regista russo non c’è omaggio migliore che quello musicale: ed è così che Ravenna Festival lo celebra, mercoledì 14 giugno alla Sala Corelli del Teatro Alighieri (ore 21), affidandosi al talento e alla sensibilità del Duo Gazzana, ovvero delle sorelle Natascia e Raffaella Gazzana, l’una al violino l’altra al pianoforte, che da vent’anni si esibiscono nei teatri di tutto il mondo, incidendo inoltre per la mitica etichetta Ecm - prima formazione cameristica italiana a farlo. L’ultima incisione discografica, con musiche di Poulenc, Walton, Dallapiccola, Silvestrov, Schnittke, è stata classificata dal «Sunday Times» tra i migliori dieci CD del 2014.

Dunque, un vero e proprio “Omaggio a Andrej Tarkovskij” capace di evocare la profonda spiritualità del suo sguardo attraverso un percorso musicale che si snoda lungo le rive di quel fiume di inestinguibile ispirazione che è Johann Sebastian Bach. Era Bach, infatti, il più amato da Tarkovskij: nella sua musica egli trovava “riuniti tutti i semi vitali della musica, come il mondo è tutto contenuto in Dio” e a proposito della polifonia sublime che innerva le sue opere annotava nel proprio diario: “un miracolo inaudito non soltanto per il suo tempo, ma per tutti i tempi”.

Per questo il Duo Gazzana, a pagine di Bach care al regista, alterna quelle di autori contemporanei o del Novecento che avrebbero toccato il suo cuore, aprendo il concerto con l’Adagio ma non tanto dalla Sonata in mi maggiore BWV 1016, seguito dalla rievocazione del film Solaris attraverso il corale Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ, sempre di Bach ma trascritto da Ferruccio Busoni. La suggestione di paesaggi dell’anima propria delle opere di Tarkovskij può rimandare a un altro grande artista della costellazione “sovietica”, Arvo Pärt del quale il Duo Gazzana esegue qui Fratres. Prima di tornare a Bach con la celebre Sarabanda per violino solo dalla Partita II BVW 1004 che risuona anche nel successivo Hommage à J.S. Bach, breve composizione per violino e pianoforte del 2009 di Valentin Silvestrov, compositore ucraino vivente. Si giunge poi alla rievocazione delle suggestive immagini di Stalker con le note della Stalker suite, presentata qui in prima esecuzione mondiale dal compositore estone Tõnu Kõrvits, originario dei luoghi dove il regista russo girò il film. Il Largo della Sonata BWV 1018 di Bach precede Spiegel im Spiegel di Arvo Pärt scritto nel suo inconfondibile stile tintinnabuli, mentre l’ultima delle variazioni, tratta da Thème et Variations di Olivier Messiaen, dalla forte carica emotiva, prelude alla conclusione del concerto affidata nuovamente a Bach, nel cui Largo dalla Sonata in do minore BWV 1017 si può udire il tema dell’aria Erbarme dich, che pervade le intense immagini di Sacrificio, ultimo film e testamento spirituale di Andrej Tarkovskij.

Info e prevendite: tel. 0544 249244g
Biglietto (posto unico non numerato): 15 euro (ridotto 12).
I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari 6 euro.
 


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