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Dante sempre più contemporaneo con divina.com di Daniele Lombardi

Terzo ‘episodio’ di un ideale serial (prima l’opera di Adriano Guarnieri, poi la composizione di Nicola Piovani) ambientato al Ravenna Festival il cui protagonista assoluto, Dante Alighieri, dialoga con noi spettatori del III Millennio, divina.com ci porta – venerdì alle 21 al Teatro Alighieri - in un viaggio virtuale nella sua città natale Firenze, le cui vie e piazze sono segnate da 34 lapidi contenenti versi tratti dalla Divina Commedia, collocate tra il 1900 e il 1907. Questa singolare segnaletica costituita dalle lapidi dantesche rappresenta per Daniele Lombardi, compositore fiorentino tra i più originali nel panorama musicale italiano, stato “un percorso di orientamento. Questo non tanto perché da pochi brandelli di versi si possa costruire un'idea del poema dantesco che appare come un oceano senza sponde – vera e propria opera-mondo - ma perché le tracce visibili di luoghi e personaggi che appaiono nella concretezza di quelle lapidi incise crea un anacronistico legame, un qui e ora di un mondo che da troppi secoli non c'è più.

La composizione, in prima esecuzione assoluta nella sua versione orchestrale, commissionata da Ravenna Festival, è affidata alla straordinaria vocalità di David Moss, vocalist che con una prodigiosa estensione di 4 ottave e mezzo è diventato interprete prediletto da compositori come Heiner Göbbels o direttori come Simon Rattle. Oltre a Moss protagonista dell’esecuzione sarà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, diretta da Tonino Battista (già efficacissimo direttore nell’omaggio a Steve Reich e nel concerto di Ute Lemper dello scorso anno, e con il live electronics di Tempo Reale (l’oramai leggendario centro di musica elettronica fondato a Firenze da Luciano Berio).

Trentaquattro sono le lapidi ma trentasei sono gli episodi di divina.com: ad ognuna delle lapidi corrisponde un brano, altri due sono riferiti a Michelangelo, che aveva scritto dei versi di Dante accanto a delle figure in due suoi disegni. La successione dei brani presenta organici vari, da assoli di strumenti o di voce che a volte funzionano come cadenze virtuosistiche, a duo tra strumenti singoli e voce, a momenti nei quali si impiega l'intero ensemble di sei strumenti e fino all'intero uso delle fonti sonore. L'ultimo brano, relativo all'epigrafe "Vergine Madre, figlia del tuo figlio…", è affidato ad un intenso” assolo di violino. “Ho concepito – dice Lombardi - questo lavoro come un incessante apparire di spunti melodici di varia configurazione, a volte intesi come false citazioni, apparizioni fugaci che usano liberamente logiche intervallari con una continua tensione verso esasperata espressività, in contrappunto libero con i piccoli labirinti della parte vocale. Il video, che si avvale della collaborazione con Marilena Bertozzi e Vincenzo Capalbo di ArtMediaStudio di Firenze, presenta l'elaborazione tridimensionale e l'animazione delle notazioni ideografiche della partitura che si muovono come entità virtuali su un contesto naturale in bianco e nero, quasi degli astratti grilli, fugaci apparizioni di segni sonori.

Il concerto al Teatro Alighieri sarà preceduto da un importante ed assai particolare episodio pomeridiano – fruibile da chiunque - che avrà luogo nella ‘zona del silenzio’ che circonda la Tomba di Dante. Alcuni strumentisti della Cherubini daranno infatti vita infatti, alle 18.30 (ripetizione alle 19:00), ad una sorta di happening nel corso del quale verranno eseguiti in modo itinerante cinque brani solistici di divina.com nei chiostri francescani, nel quadrarco di Braccioforte e nelle due vie che conducono alla tomba, seguendo la traccia delle partiture, lunghe oltre 20 metri, stese sul pavé. “Da sempre ho desiderato – scrive Lombardi – che l’ascoltatore potesse essere guidato nelle nuove forme del suono con l’aiuto della visione e per questo motivo due di queste composizioni vengono eseguite su una grande partitura ideografica che il pubblico potrà seguire in tempo reale nel corso dell’esecuzione”.

Lombardi è anche uno dei pionieri nell’utilizzo di partiture grafiche e l'unione del testo con ideogrammi colorati che coagulano entità sonore virtuali è il risultato di un lavoro di sintesi che parte dalle sperimentazioni delle avanguardie storiche e passa da numerosissime esperienze di compositori, poeti e artisti che hanno attraversato il Novecento. Per poter apprezzare i raffinati aspetti visuali delle partiture (in se vere e proprie opere d’arte) queste saranno esposte nel chiostro della Biblioteca Oriani (ingresso da via Corrado Ricci n. 26): venerdì 12 (8,30-13 e 15-20), sabato 13 (8,30-13), lunedì 15 (8,30-13) martedì 16(8,30-13 e 15-19).


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