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Tra Faenza e Ravenna torna l’Ottobre Giapponese

È giunta alla XVI edizione l’Ottobre Giappone realizzata dall’Ascig, l’Associazione per gli Scambi Culturali fra l’Italia e il Giappone fondata nel 1993 da un gruppo di studiosi e appassionati del Giappone di Ravenna che si propongono di favorire gli scambi culturali e la conoscenza reciproca tra Italia e Giappone.


Quest’anno l’Ottobre Giapponese, che si svolge tra Ravenna e Faenza, dal 5 ottobre al 4 novembre, vede per la prima volta il coinvolgimento per la parte faentina, oltre alla consueta collaborazione con il Cineclub Raggio Verde per la cinematografia, del Museo Internazionale delle Ceramiche, del Museo Carlo Zauli, del FAAC (Faenza Art Ceramic Center) con la partecipazione del Comune di Toki in Giappone e con il Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano per la realizzazione di due mostre di arte ceramica giapponese.


La prima dal titolo “Giappone Italia: tracce di uno scambio”, a cura di Masahiro Karasawa e Claudia Casali, inaugura sabato 6 ottobre, alla Galleria Comunale d’Arte (voltone della Molinella) alle ore 17. La mostra espone un campionario della ricerca di sette artisti legati a Faenza per differenti ragioni: per il prestigioso Concorso Internazionale – Premio Faenza (Tomo Hirai, Tomonari Kato, Akio Niisato, Tomoko Sakumoto), per il nostro glorioso Istituto d’Arte – ora Liceo del Design (Nami Takahashi, Kazue Wakabayashi), per il duraturo progetto del gemellaggio Toki-Faenza (Kyosuke Hayashi). “Realtà storiche che si sono sempre confrontate, che hanno interagito operando all’insegna del confronto e creando quei ponti di inestimabile valore culturale e civile. – spiega Claudia Casali, direttrice del MIC e co-curatore della mostra insieme a Masahiro Karasawa -  Il cosiddetto “giapponismo” ha lasciato segni importanti nella nostra cultura europea e italiana nello specifico. La ceramica è stato un linguaggio che negli anni ha maggiormente beneficiato di questo scambio culturale, di questa influenza che nel nostro territorio ha visto storici maestri come Melandri, Lega, Zauli, o i recenti Keller, Pancino, D’Alberto operare con un riguardo particolare alle produzioni nipponiche, grazie anche alle residenze d’artista che le hanno favorite, nel viaggio e nell’accoglienza. Il Premio Faenza è stato un volano significativo per la conoscenza in Italia e in Europa dei lavori dei grandi Maestri giapponesi, presenti in varie forme già dal 1964”.


Venerdì 5 ottobre alle ore 18.30 nella sala delle conferenze del MIC si anticiperanno i temi della mostra in un dialogo tra gli artisti giapponesi che espongono alla Galleria della Molinella e i curatori.
Il 7 ottobre al Museo Carlo Zauli (via della Croce 6) inaugura, alle 11, la mostra personale di Niisato Akio, a cura di Matteo Zauli. Le opere esposte raccontano un anno di lavoro dell’artista iniziato nella primavera 2017 al Museo Carlo Zauli, proseguito in Giappone, e chiuso nell’estate 2018 sempre a Faenza, nello studio della ceramista Elvira Keller.
Il 10 ottobre, alle 18, al Salone delle Bandiere (Piazza del popolo 31) infine inaugura la personale di “Kazuko Uga, la leggerezza di Tokoname” a cura del Faenza Art Ceramic Center.  Il lavoro di Kazuko Uga è un tributo alla calma contemplativa. L’artista, docente del To-no-mori Ceramic Art Institute Training Center della antica città di tradizione ceramica Tokoname, usa la porcellana liquida per creare pezzi utilitari, decorativi e grandi istallazioni di profonda delicatezza.


Il 18 ottobre, infine, al cinema Sarti, alle 21.15 verrà proiettato “After Life” (1998) di Hirokazu Koreeda vincitore quest’anno con la pellicola “Affari di Famiglia” della Palma d’Oro a Venezia. Il film sarà introdotto da Marco del Bene. Serata a cura del Cineclub Raggio Verde.

 
Info: ottobregiapponese.it


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