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Tra sogno e realtà, va in scena "Madre" del Teatro delle Albe

Da giovedì 25 a domenica 28 novembre (inizio ore 21, domenica ore 15.30) va in scena al Teatro Alighieri di Ravenna lo spettacolo "Madre" del Teatro delle Albe. Madre nasce dall'incontro di tre artisti dallo stile inconfondibile: Ermanna Montanari, attrice e autrice, Stefano Ricci, pittore e illustratore, Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista. A partire dal poemetto scenico scritto per loro da Marco Martinelli, si confrontano in scena intrecciando gli onirici disegni, realizzati dal vivo di Ricci alle magmatiche sonorità vocali di Montanari e a quelle dolci e lancinanti del contrabbasso di Roccato.

Madre ci racconta di un figlio e una mamma contadina: lei è caduta dentro un pozzo. Per disattenzione? Per follia? Per scelta? Non si tratta di un dialogo: è un dittico, composto da due monologhi, lui che la sgrida e va a cercare gli strumenti, argani e moschetti, tubi di ferro e carrucole, la “tecnologia” per tirarla fuori, lei che in fondo, nel fondo di quel pozzo che pare infinito, confessa di non avere paura, di non sentirsi a disagio. Da quel paesaggio desolato si staglia l’allegoria di una Madre Terra sempre più avvelenata, l’incubo di una “tecnologia” che, anziché aiutare con discrezione l’umanità, si pone come arrogante e distruttrice, capace di devastare equilibri millenari. Nell’intarsio del testo, tra italiano e dialetto romagnolo, emergono due figure in bilico tra la realtà cruda dei nostri giorni e i simboli di un futuro minaccioso e indecifrabile: sembrano emblemi di una fiaba orientale.

Biglietti da 5,50 a 26 euro.


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