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La novità ecologica: programmi sul web il tuo orto "a km zero" e la verdura arriva a casa

"Ognuno saprà esattamente dove è il proprio orto - dice Tassi - potrà andare a vederlo e potrà anche coltivarlo da sé con l'aiuto del fattore che svelerà tutti i segreti per una buona riuscita"

Igor Montanari Il fattore di Ravenna

Ricordate Farmville? Il gioco per Facebook in cui moltissimi si sono cimentati a fare i contadini? Ecco, Farmville non è più solo un gioco virtuale ma è diventato realtà grazie alla start up “Ortiamo” nata nel 2015 in provincia di Pesaro Urbino e da pochissimo sbarcata anche in Romagna (a Forlì, Ravenna e Cesena).

L’idea di fondo è semplice quanto geniale e sembra davvero un gioco, ma di quelli in cui tutti vincono. A spiegarlo è Francesco Tassi, di Cagli in provincia di Pesaro Urbino, fondatore della start up insieme al fratello Mirko.  “La moglie di mio fratello giocava spesso a Farmville. Guardando il contadino che si costruiva la sua fattoria virtuale è nata l’idea di un nuovo modo di fare orto e anche agricoltura: naturale, più che a chilometro zero, senza sprechi e in cui i cittadini sono incentivati e aiutati a ritrovare il contatto con la natura e con quello che mangiano”.

Andando sul sito di Ortiamo si può costruire il proprio orto scegliendo, come si fa con un carrello della spesa online, cosa piantare e in che quantità. Carote, zucchine, pomodori, melanzane vengono poi seminate nel terreno del fattore che le coltiverà per conto del cliente oppure sarà lo stesso cliente a coltivarselo. “Ognuno saprà esattamente dove è il proprio orto – dice Tassi - potrà andare a vederlo  e  potrà anche coltivarlo da sé con l’aiuto del fattore che svelerà tutti i segreti per una buona riuscita del raccolto”.  

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E chi sono i fattori (otto in tutto tra Marche e Romagna per 200 orti)? “I fattori sono aziende agricole che scegliamo accuratamente. In molti casi sono famiglie giovani con figli e spesso sono persone che facevano altri mestieri e sono tornati all’agricoltura. I terreni invece devono avere determinate caratteristiche: lontani da fonti di inquinamento come le autostrade, lontani da altre aziende agricole che usino metodi diversi dai nostri”.

Nei campi di Ortiamo il metodo scelto è quello naturale. Niente fertilizzanti, niente serre, niente diserbanti. “Per questo il raccolto c’è solo sette, otto mesi su 12. Seguiamo i ritmi della natura che decide quando e quanto produrre ma la differenza di gusto e di profumi si sente subito”.  I vantaggi di questi modo di coltivare sono evidenti sia per chi acquista, che si porta in casa verdura e ortaggi di sicura provenienza e costruisce un rapporto diretto con il suo fattore,  sia per l’agricoltore che non deve più produrre per poi cercare di vendere ma coltiva avendo già venduto tutto il raccolto.  “Il fattore consegna ogni settimana la cassetta del raccolto al cliente.  Se quella settimana non se ne ha bisogno o non si è in casa si può scegliere di farla consegnare ad altri, parenti e amici, oppure ad una persona bisognosa.  La nostra filosofia è anche quella dello spreco zero”. 

A Ravenna il fattore si chiama Igor Montanari ha 37 anni e gestisce l'omonima azienda agricola in via Delta a Sant'Antonio. Per lui è un ritorno all'azienda agricola di famiglia dopo aver creduto per molto tempo che di 'agricoltura non si vive'. "Stiamo violentando l’ambiente e noi stessi con veleni e pesticidi - dice - . Così a noi non piace; crediamo si debba tornare ai fondamentali e nulla è più fondamentale della terra".


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