Politica

Banda ultra-larga,18 progetti ammessi al finanziamento nel ravennate

L’investimento pubblico complessivo che riguarderà l’Emilia-Romagna per lo sviluppo della banda ultra larga è di 255 milioni di euro

Sono diciotto i progetti presentati da Comuni della provincia di Ravenna ammessi al bando della Regione Emilia-Romagna per estendere le reti pubbliche in fibra ottica e assicurare l’accesso ad Internet a 100 Mbps nelle cosiddette “aree bianche”, ovvero le aree produttive ancora non raggiunte dalla banda larga e ultra larga, a causa del fallimento del mercato nell’offerta e nell’accesso ai servizi. Di questi progetti, quattro sono relativi al Comune di Ravenna (area Savio, San Zaccaria, Piangipane e San Pietro in Vincoli), tre a quello di Faenza (via Pana, area CNR San Silvestro, via Bisaura), due a Cervia (area Savio e Montaletto). I restanti sono in altri nove Comuni; nello specifico si tratta dell’area San Vitale Nord a Bagnacavallo, Fruges a Massa Lombarda, San Vitale Nord a Sant’Agata, via Felisio a Solarolo, via Torricelli a Cotignola, via dell’Industria a Conselice, via Roma ad Alfonsine e Voltana a Lugo, oltre all’area produttiva individuata dal Comune di Bagnara.

“La diffusione delle reti ad alta velocità, l’infrastrutturazione dei territori a banda larga e l’adozione di tecnologie innovative sono un sostegno diretto all’economia locale – ne è convinta Manuela Rontini, Presidente della Commissione regionale Territorio e Mobilità – È necessario infatti favorire la riduzione dei divari digitali, eliminando le differenze tra città, periferie e aree interne, attraverso la diffusione di connettività in banda ultra larga per sostenere la capacità delle nostre imprese di stare su un mercato sempre più digitalizzato e internazionale, ed essere competitive”. L’investimento pubblico complessivo che riguarderà l’Emilia-Romagna per lo sviluppo della banda ultra larga è di 255 milioni di euro, frutto dell’Accordo di programma con il Ministero per lo Sviluppo Economico siglato lo scorso aprile (180 milioni), a cui si aggiungono risorse dai Por Fesr e Psr Feasr (75 milioni). “Fondi preziosi per realizzare un obiettivo ambizioso ma che ci siamo posti di realizzare entro il 2020: una comunità al 100% digitale. E uno dei primi passi in questa direzione è proprio la riduzione del digital divide per le realtà produttive, che più di altri soffrono della mancanza di connessione all’Internet veloce” conclude la Consigliera regionale Pd Rontini.


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