Politica

Illuminazione pubblica, Vitali (PdF): "Preoccupazione per le luci spente di notte"

La critica dell'esponente del Popolo della Famiglia: "Comuni a noi limitrofi, stanno rinnovando da anni la rete pubblica, tramite l’installazione di luci a led, diminuendo l’impatto economico ed ambientale"

Alessandro Vitali, membro de Il Popolo della Famiglia a Faenza, interviene in merito alla decisione dell’amministrazione faentina di spegnere l’illuminazione pubblica dall’una alle cinque di mattina: "Apprendiamo con preoccupazione la notizia dello spegnimento dell’illuminazione pubblica dall’una alle cinque di mattina. Se da una parte la giunta comunale si trova a far fronte ad evidenti problematiche circa la gestione dei costi energetici, dall’altro si pone un problema legato alla sicurezza e al degrado, fattori che caratterizzano in negativo la nostra città".

"Un provvedimento quasi scontato - prosegue Vitali - chissà se inevitabile ci domandiamo, che pone giustamente l’accento sulla mancanza di lungimiranza della giunta faentina. Anzitutto per la gestione della criminalità e del degrado, che risulta essere un problema critico per il tessuto faentino, sia esso centrale o periferico. In seconda istanza, comuni a noi limitrofi, stanno rinnovando da anni la rete pubblica, tramite l’installazione di luci a led, diminuendo l’impatto economico ed ambientale. Su questo ultimo punto, l’amministrazione deve fare una doverosa riflessione, cercando di capire che senza un piano strategico e di visione sul tema delle energie rinnovabili, non si può tergiversare e perdere ulteriore tempo".

"Per far fronte a questa situazione di emergenza, crediamo che sia opportuno un incremento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio con tutti i metodi in possesso dal Comune per tutelare i cittadini faentini bilanciare lo spegnimento della pubblica illuminazione. Infine - conclude Vitali - un commento circa i fondi del Pnnr, tanto amato dal governo Draghi; essendo soldi legati strettamente ai bandi cui il Comune deve partecipare, non sono utilizzabili per fare fronte a tale emergenza economica. Una vera e propria doccia fredda per la Città".


Si parla di