Politica

"Ravenna città dello sport diffuso": il programma di Alvaro Ancisi sull'attività sportiva

Nel “Programma 2021-2026 per il buon governo dell’amministrazione comunale”, con cui Lista Ravenna si presenta alle elezioni, Ravenna è proposta come città dello sport diffuso

Nel “Programma 2021-2026 per il buon governo dell’amministrazione comunale”, con cui Lista Ravenna si presenta alle elezioni, Ravenna è proposta come città dello sport diffuso, accessibile a tutti, da promuovere in ogni suo aspetto, a partire dalle dotazioni infrastrutturali, fino ai progetti di collaborazione con le scuole. A spiegare i progetti è Alvaro Ancisi, candidato sindaco: "Primo punto è una mappatura degli impianti sportivi cittadini, da cui definire un programma di interventi, distribuito nel quinquennio, per recuperare e riqualificare le strutture obsolete o dismesse. Ad affiancare l’amministrazione, ci sarà un Coordinamento dello Sport, in rappresentanza di tutte le associazioni e società sportive di Ravenna, per proporre progetti, eventi ed iniziative e predisporre i bandi e i criteri di assegnazione dei finanziamenti, da collegare, secondo un regolamento comunale, ai progetti che sappiano tenere conto di tutti i fattori in gioco. Questo Coordinamento servirà anche a produrre una riforma del regolamento d’uso delle palestre, per fissare criteri equilibrati di assegnazione degli spazi capaci di conciliare le esigenze delle società più forti, per storia, fama e sponsorizzazioni, con quelle delle piccole, ma vitali, società amatoriali che si autofinanziano con sacrificio, aprendo opportunità di inserimento anche per nuove formazioni che aspirino ad organizzarsi e a svilupparsi. Anche la concessione degli impianti sportivi richiede una revisione, così come è necessario individuare spazi pubblici da destinare al cosiddetto “sport non organizzato” dei cittadini, per dare a tutti la possibilità di praticare attività sportiva all’aria aperta singolarmente o in gruppo, ma senza dover necessariamente fare parte di organizzazion"i.

"Promuoveremo o realizzeremo eventi sportivi anche di portata medio-piccola, dietro cui però ci sia un preciso progetto di marketing territoriale. Le iniziative finalizzate ai giovani che richiamino partecipanti anche da fuori territorio saranno collegarle al tessuto turistico per fare dello sport anche un’opportunità di sviluppo per la città. Rivolgeremo più attenzione all’atletismo paraolimpico e alle attività sportive per disabili riguardo al loro accesso agli impianti sportivi, proponendoci un centro sportivo polifunzionale per le disabilità, non  per creare una sorta di ghetto, ma come luogo di riferimento dove ognuno possa spaziare nella scelta delle proprie opportunità sportive".

"Incentiveremo la pratica sportiva femminile e l’indizione di veri e propri corsi sportivi di training autogeno e autodifesa per disincentivare la violenza sulle donne, mirati anche allo stimolo in fasi delicate della vita femminile (come il dopo maternità e la menopausa). Istituiremo infine programmi di formazione per management sportivo e per la formazione di percorsi stabili anche oltre la carriera sportiva, utili all’inserimento nel mondo del lavoro, con l’individuazione di atleti ed ex atleti importanti che rispecchino i valori positivi dello sport e rappresentino un esempio positivo per le nuove generazioni", conclude Ancisi.


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