Politica

Via Argine destro del Ronco, Ancisi: "Versa in uno stato comatoso"

"Il fondo stradale è un mosaico ininterrotto di buche e rattoppi fatti male, anche lesinando il materiale utilizzato"

Due strade carrabili di proprietà del Comune di Ravenna percorrono l’argine destro di altrettanti fiumi: il Montone e il Ronco. La prima è abitata da 174 residenti di Ravenna Sud, San Marco, Roncalceci, San Pancrazio-Ragone e Filetto; la seconda da 227 residenti di Madonna dell’Albero, San Bartolo, Gambellara, San Pietro in Vincoli e Durazzano. “Entrambe sono ovviamente ristrette, ma versano in condizioni ben diverse: sull’argine del Montone sono ottime (nella prima parte) o comunque buone; sull’argine del Ronco (esclusa solo l’ultima parte di Durazzano)  pessime e molto pericolose. Qui il fondo stradale è un mosaico ininterrotto di buche e rattoppi fatti male, anche lesinando il materiale utilizzato. Talché la transitabilità, specie delle biciclette o all’incrocio delle auto,  è accidentata come su un sentiero di guerra; è molto degradata anche la segnaletica, con particolare riferimento ai catarifrangenti, che in caso di nebbia aiutano a non precipitare giù” sostiene Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.
  
“Via Argine Destro Ronco è peraltro molto trafficata, specialmente nel tratto tra Madonna dell’Albero e Ghibullo, in quanto, oltre ai residenti, a cui è teoricamente riservata, è fittamente percorsa per accedere alla Colonna dei Francesi, monumento storico raccomandato dal servizio Turismo di Ravenna, come scorciatoia per il cimitero di San Bartolo, da e per S. Pietro in Vincoli, Gambellara e S. Bartolo per immettersi sulla Ravegnana evitando il traffico spesso caotico, con lunghe file di primo mattino, sulla via Cella e dagli escursionisti in bici o motocicli”.

“Su taluni tratti, in particolare tra il civico 72 e la chiusa di San Bartolo, la carreggiata mostra segni preoccupanti di cedimento del pendio verso la campagna. È molto evidente che la situazione, se non affrontata con decisione, può solo peggiorare. Esistono dunque tutte le ragioni perché i residenti di tale strada reclamino dall’amministrazione pari dignità arginale, che, non trascurando la doverosa seria manutenzione ordinaria, potrebbe essere perseguita con un piano, anche a stralci, di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza”. Ancisi ha chiesto al sindaco “quali siano le sue intenzioni”


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