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"Capanni Aperti, una giornata da ricordare per sempre"

Ho partecipato all’iniziativa ‘fiuminiti’,in particolare ai ‘capanni aperti’.E volevo raccontare del bellissimo pomeriggio e serata che ho trascorso.Siamo arrivati in auto lungo una carraia costeggiando l’argine del fiume (lido di Dante) immersi in una natura incontaminata a tratti selvaggia, in un silenzio singolare, dove solo la natura si riprende il diritto di parlare. Siamo arrivati alla nostra meta Capanno n.11 dove ad accoglierci in oasi di verde curatissima e pulitissima c’erano Monica, Luciano, Corrado; che gestiscono l’ambiente da oltre 25 anni. Mentre esploravano  questo posto incanto  dove il tempo si è fermato, i nostri ‘capannisti’ preparavano per noi una cena spettacolare, e a tratti si alternavano ai racconti di antiche tradizioni, e a farci provare le grandi reti che si levano sugli specchi d’acqua. Noi eravamo in 4 poi sono arrivati altri ospiti da Bologna, Ravenna, Ferrara e Bergamo. Abbiamo mangiato dall’antipasto al dolce tutto preparato da loro; dal salame romagnolo casalingo, ai cappelletti fatti a mano dalla mamma di Luciano, alla carne alla griglia, alle verdure di campo, alla zuppa inglese, ai liquori casalinghi. Al vino rosso fatto sempre da loro.  Hanno avuto poi per me che scrivo grande attenzione essendo vegetariana. Mi hanno riempito di leccornie di ogni tipo facendomi sentire importante e non ‘diversa’. Un’ospitalità autentica e non di convenzione. In tutto eravamo in 14. Abbiamo iniziato a mangiare al tramonto mentre il sole dipingeva di rosso fuoco il verde smeraldo del fiume. E l'incanto delle cielo stellato timidamente si affacciava sopra di noi. Quante storie ci hanno raccontato su queste ‘tipicità’ dei capanni, e quante amicizie sono nate tra noi commensali ospiti fortunati di questa esperienza unica e irripetibile. Queste piccole ‘abitazioni’ sono patrimonio culturale dell’umanità da tutelare e ‘resistono’ perché ci sono persone che con tante cure e con amore custodiscono queste ‘perle’ sull’acqua, ambienti la cui origine si perde nella notte dei tempi, tra terre di acqua e di nebbie. Il capannista è in grado di ‘adottare’ il turista facendogli vivere esperienze uniche e irripetibili, mostrandogli una cultura che si esprime con le abitudini, con la lingua (il dialetto)e con la cucina .La serata è volata e attorno a mezzanotte abbiamo lasciato quei luoghi magici, ‘i capannisti’ ci hanno salutato come vecchi amici con baci abbracci e tanti sorrisi sinceri e ad ognuno di noi hanno donato ‘un goloso’ regalo. Ma il più bel regalo è stata questa ‘esperienza’ che ci ha traghettato in mondo antico di suoni, profumi e tempi antichi. Una giornata indimenticabile che porterò nel cuore per sempre,un grazie di cuore a queste persone stupende e autentiche che ci hanno ospitato e che hanno reso speciale un giorno della mia vita. E Sergio che era in un altro capanno ma che ringrazio perchè che ha accettato all’ultimo minuto la mia prenotazione.E il mio augurio più grande che questa iniziativa continui nel tempo e che i ‘capanni’ da pesca siamo sempre più valorizzati e tutelati dalla pubblica amministrazione. E grazie a Trail Romagna per questa iniziativa.

Caterina Bonazza 


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