Segnalazioni

Dopo 6 anni arriva la Tari, ma lo zio è morto. "A Hera il decesso non risulta"

In seguito all'articolo riguardante un'interrogazione del consigliere comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, che riguardava il pagamento della Tari di un'abitazione lasciata vuota dopo la morte di un'anziana, una lettrice di RavennaToday ha voluto segnalare un caso analogo a lei accaduto.

Sei anni fa, abbiamo perso lo zio materno. Essendo eredi dirette, mia mamma è mancata nove mesi prima di lui, ci siamo occupate di tutte le pratiche burocratiche da sbrigare. Premetto che, come tutti i decessi ed essendo lui residente nel Ravennate, il Comune ha rilasciato il certificato di morte. A distanza di sei anni, nel frattempo era stata venduta anche la proprietà abitativa dell'interessato, sono arrivate due bollette della Tari da pagare, di due residenze diverse (una della quale non era sua proprietà). Inoltre non combaciano neppure le persone abitanti in quelle case, in quanto lo zio, single, abitava da solo. 

Contatto subito il call center di Hera, due volte, mi viene detto che non risultava nessun decesso e per chiarimenti dovevo contattare gli uffici. Provo, ma nessuno risponde. Invio mail agli uffici comunali e a Hera. Nessuna risposta. Dal Comune arriva un messaggio che spiega che la mia mail è stata protocollata e risponderanno a breve. Nessuna risposta ad oggi. Mi domando come mai mia madre, che viveva con me, in automatico dopo la morte è stata tolta dal conteggio degli abitanti del nostro appartamento, mentre, dopo sei anni, gli uffici comunali hanno ben pensato di fare dei calcoli sulla tassa dell'immondizia di una persona, mio zio, non più vivente.


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